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Certificazione LEED versione 5 – Il Futuro dell’Edilizia Sostenibile

Un nuovo capitolo per la certificazione più diffusa al mondo

Dalla fine di aprile 2025, è possibile registrare progetti secondo i criteri della nuova certificazione LEED versione 5 l’evoluzione del protocollo di sostenibilità ambientale più diffuso al mondo. Promossa da USGBC (U.S. Green Building Council), questa nuova versione segna un cambiamento profondo nel modo in cui viene concepita la sostenibilità nel settore delle costruzioni.

La certificazione LEED v5 segna un cambio di passo radicale, proponendo una visione olistica e ambiziosa del ruolo degli edifici nella lotta contro la crisi climatica. Non si tratta solo di una revisione tecnica, ma di un’evoluzione culturale che ridisegna i confini tra l’edificio e colui che lo abiterà.

Questo importante aggiornamento affianca, ai storici requisiti per i prodotti come per esempio, l’uso di materiali basso emissivi, il riuso e recupero di materie prime, le certificazioni FSC e PEFC, temi cruciali come la decarbonizzazione, la qualità della vita, la resilienza e l’equità.

La certificazione LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) è da anni un riferimento per chi costruisce con attenzione all’ambiente, all’efficienza energetica e al benessere delle persone. La versione 5 alza ulteriormente l’asticella.

Una svolta allineata agli Accordi di Parigi

Il nuovo standard nasce per rispondere concretamente agli obiettivi fissati dall’Accordo di Parigi: contenere l’aumento della temperatura globale entro 1,5°C entro il 2030 e raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050.

Con questo aggiornamento, la certificazione LEED versione 5 diventa uno strumento strategico nelle mani di progettisti e architetti che porterà a decarbonizzare il settore edilizio, ad aumentare la qualità della vita urbana e a favorire l’inclusione sociale e ambientale.

Decarbonizzazione: il pilastro della certificazione LEED v5

Il fulcro della nuova versione 5 della certificazione LEED è la decarbonizzazione. I progetti non si limiteranno più alla sola efficienza energetica. Si dovranno considerare tutte le fonti significative di emissioni, dirette e indirette di gas serra.

Si parla quindi di materiali a basse emissioni incorporate, cicli di vita ridotti, energia rinnovabile on-site, ma anche gestione intelligente dell’energia e tracciabilità delle fonti. L’obiettivo è chiaro: promuovere edifici a emissioni quasi zero, o addirittura carbon negative.

Qualità della vita al centro del progetto

LEED versione 5 estende lo sguardo oltre le prestazioni tecniche. La qualità della vita diventa una metrica strutturale, non un beneficio accessorio.

Vengono introdotti criteri che valutano la luce naturale, l’acustica, la ventilazione e l’accessibilità, ma anche la diversità, l’equità e l’inclusione come indicatori progettuali. Gli edifici devono diventare catalizzatori di salute pubblica e coesione sociale.

Resilienza come prerequisito

In un’epoca di eventi climatici estremi, resilienza non è più opzionale. Nella certificazione LEED v5 si richiede che gli edifici siano in grado di adattarsi e resistere a fenomeni come inondazioni, ondate di calore e blackout energetici.

Il progetto edilizio è quindi chiamato a prevedere scenari di rischio e predisporre infrastrutture capaci di garantire continuità operativa, sicurezza e comfort anche in condizioni critiche.

Ecosistemi e rigenerazione ambientale

LEED v5 adotta un approccio rigenerativo, spostandosi dalla semplice mitigazione degli impatti alla rigenerazione attiva degli ecosistemi.

La progettazione deve rispettare la biodiversità, ripristinare suoli e habitat locali, migliorare la gestione idrica e favorire connessioni ecologiche urbane. Gli edifici diventano così strumenti per riconnettere l’ambiente costruito con la natura.

L’importanza della trasparenza e della tracciabilità

La nuova versione rafforza anche gli strumenti di misurazione e trasparenza. L’adozione di protocolli avanzati per il monitoraggio dei consumi, delle emissioni e della qualità ambientale interna consente ai progettisti di adottare un approccio basato su dati reali.

Ciò permette non solo di ottenere la certificazione, ma anche di gestire in modo ottimizzato e dinamico le prestazioni dell’edificio lungo il suo intero ciclo di vita.

La certificazione LEED v5: una sfida e un’opportunità

LEED v5 rappresenta una sfida per i professionisti del settore: impone un cambio di mentalità, richiede competenze trasversali e una pianificazione integrata fin dalle fasi preliminari del progetto.

Ma è anche un’opportunità. Permette di costruire edifici più sani, durevoli, resilienti e attraenti per il mercato. Ed è, soprattutto, uno strumento concreto per contribuire alla trasformazione ecologica delle città.

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